Siamo un’azienda del settore manifatturiero, ci collochiamo nel settore
automotive e rappresentiamo uno dei 3 fornitori di impianti di verniciatura per le case automobilistiche presenti a livello mondiale.
Dal 2011 abbiamo un partner giapponese, Taikisha, che ha acquisito il 51% delle quote azionarie. L’alleanza è nata per soddisfare il nostro bisogno di un attore forte alle spalle che potesse dare sicurezza al settore auto, e dall’altra parte Taikisha aveva necessità del know-how tecnologico.
Da subito le due società hanno deciso di procedere su binari mantenendo una certa autonomia e a livello strategico. Da un lato dunque abbiamo Taikisha, un colosso giapponese che opera in diversi business con sede a Tokyo e le numerose branch in tutto il mondo e, dall’altro Geico Italia, con le sue consociate estere in Germania, Croazia e Inghilterra e l’headquarter a Cinisello Balsamo (MI); insieme contiamo 5000 dipendenti e abbiamo un turnover medio annuo di due miliardi di dollari.
Geico è un’azienda di tradizione familiare, la società è stata fondata dal
nonno dell’attuale presidente, l’ingegnere Giuseppe Neri. Gli è succeduto Ali Reza Arabnia, padre dell’attuale presidente Daryush Arabnia, al vertice dell’azienda da giugno 2020. D. Arabnia sta portando avanti con passione la cultura aziendale di famiglia, che non subirà variazioni se non un possibile ammodernamento dovuto al cambio generazionale. Alla base dell’azienda c’è infatti la concezione di una micro comunità, di una famiglia, e le persone che la compongono sono il bene più prezioso.
I successi arrivano solo grazie al lavoro, all’impegno e al rispetto reciproco. In Geico il dipendente non è quindi solo un lavoratore, ma una persona a 360 gradi con la sua identità e il suo bagaglio di vita. Parte del credo dell’azienda è voler arricchire professionalmente e umanamente le persone che la costituiscono, attraverso un ambiente che sia gradevole e un diffuso atteggiamento fondato sulla gentilezza. Lavorare in un ambiente con queste caratteristiche stimola le persone a dare il proprio meglio.
Da quando ci siamo trasferiti in questa sede, nel 2013, la differenza la fanno gli spazi. L’azienda ha investito tanto per la realizzazione di un ambiente di lavoro idoneo ad uno stile di lavoro confortevole. Oltre ad avere uffici ben arredati e confortevoli, tanto spazio è dedicato al benessere, ma sempre all’interno di un contesto lavorativo. Se apriamo le porte del “Giardino dei Pensieri di Laura” ci troviamo davanti uno spazio di 2000 mq dove troviamo riassunto il vero senso del prendersi cura delle persone. Si tratta di un’idea che porta il nome della moglie del precedente presidente, uomo che ha sempre riconosciuto l’importanza dell’avere accanto una persona forte e comprensiva che non ha ostacolato mai i suoi progetti, ma anzi lo ha accompagnato durante le scelte più difficili. I “pensieri” rappresentano infatti le preoccupazioni di una donna che in tutti questi anni ha supportato e sopportato una vita familiare e lavorativa impegnativa, fatta di lunghe assenze da parte del marito e di decisioni importanti da prendere.
Questo stesso supporto il Presidente Ali Reza Arabnia ha voluto offrirlo ai suoi dipendenti attraverso la creazione di un ambiente confortevole, di un giardino che possa rappresentare un’oasi durante le giornate di lavoro
stressante e difficile e possa dare spazio a pause di rigenerazione.
Certo, anche il benessere fisico è importantissimo e per questo è stata
organizzata una palestra accessibile in pausa pranzo e dopo l’orario lavorativo, un punto di ristoro dove consumare degli snack sani a base di
frutta fresca e aree di svago dove è possibile giocare a calcio balilla, freccette, ping pong e biliardo nei momenti di pausa.
Per favorire e stimolare il benessere psicofisico è stato dato ampio spazio alla cultura. Abbiamo una biblioteca che fa parte del CSBNO (circuito delle biblioteche del Nord-Ovest di Milano) e, grazie al sistema interbibliotecario, offriamo un servizio ai dipendenti ma anche alla comunità, diventando una biblioteca del territorio a tutti gli effetti. Una biblioteca che sembra un salotto di casa, caratterizzato da una luce calda e da sedute confortevoli e accoglienti, che trasmette un senso di calma e tranquillità a chi la frequenta. Nel giardino è inoltre presente una galleria d’arte. Le mostre vengono rinnovate ogni due mesi e ultimamente abbiamo deciso di ospitare foto di famiglia fornite proprio dai dipendenti. Nella parte opposta del giardino abbiamo poi un anfiteatro, un’agorà dove si svolgono eventi non solo di natura aziendale, ma anche eventi culturali,aperti anche alle famiglie dei dipendenti, che devono rispettare una sola regola: non avere nulla a che fare con il lavoro che svolgiamo, con l’obiettivo di dare stimoli alla mente attraverso la musica e il teatro, eventi, e per questo noi li chiamiamo TeasingNights.
Stiamo cercando di mantenere vivo lo spirito di comunità che ci caratterizza organizzando eventi web di vario genere. Le nostre TeasingNights sono diventate eventi virtuali che si focalizzano sul coinvolgimento delle persone attraverso il gioco, l’interattività e la partecipazione; abbiamo diffuso webinar su tematiche legate allo stato emergenziale per far sentire la vicinanza dell’azienda alle famiglie; abbiamo organizzato video lezioni con i nostri istruttori della J-Gymper consentire ai dipendenti di continuare a svolgere attività fisica comodamente da casa, utilizzando oggetti di uso comune, così da permettere a tutti di partecipare attivamente.
Per quel che concerne i progetti lavorativi che necessitano di un confronto in team, dal 4 maggio stiamo effettuando delle turnazioni per riuscire ad essere in presenza ma in sicurezza, in modo da riuscire portare avanti tutti quegli aspetti del nostro lavoro che richiedono il confronto continuo.
Siamo in questa nuova sede dal 2013 e da allora abbiamo assistito ad una evoluzione sia in termini gestionali che di rinnovo generazionale. Le persone che vivono l’azienda da parecchi anni davanti a questi nuovi ambienti hanno manifestato stupore e perplessità quando abbiamo aperto le porte del Giardino dei pensieri di Laura, uno spazio molto grande e totalmente nuovo come concezione. Sebbene ci fosse una felicità diffusa, c’è voluto del tempo prima che le persone si abituassero a sentire quello spazio come proprio e ad utilizzarlo liberamente. Ad oggi posso affermare che ce l’abbiamo fatta. Le persone hanno risposto in maniera positiva e sentono di poter usufruire di tutti gli spazi messi loro a disposizione.
Oggi organizzare una riunione di team e riunirsi sui divani è diventata un’alternativa valida ed efficace che solo pochi anni fa sarebbe risultata impossibile anche da pensare. Andare a prendere un caffè in un ambiente piacevole, non davanti ad una macchinetta, ti permette di staccare per pochi minuti con la consapevolezza che si sta facendo qualcosa che fa bene anche al progetto lavorativo che si sta portando avanti.
Sono numerose in Geico le iniziative nate per prendersi cura delle persone: dal counselor filosofico allo psicologo, fino alle visite mediche, tutto è pensato per garantire il benessere di chi lavora delle rispettive famigli
Si è sempre parlato della mission aziendale, che tenta di spiegare con quale spirito e valori si porta avanti l’attività aziendale. Ma sta nascendo oggi una necessità che molti chiamano purpose: io, dipendente dell’azienda, perché sto lavorando? A che cosa porta il mio contributo? Non solo al profitto, non solo alla soddisfazione del cliente, ma ad una inclusione che sia reale anche dal punto di vista umano. Oggi più come mai si sta riscoprendo il valore sociale dell’impresa, le sue porte si sono aperte alla comunità e al territorio circostante.
Noi siamo soliti ospitare gruppi di studenti di qualsiasi grado di formazione – dalle scuole secondarie fino agli studenti dei Master della Bocconi e della Luiss – che chiedono di farci visita per conoscere la nostra realtà aziendale.
Per noi sono occasioni importantissime in cui cerchiamo di trasmettere i valori del rispetto e della condivisione,valori che vanno esportati e diffusi attraverso le nuove generazioni. C’è bisogno di una iniezione di fiducia, una base dalla quale partire per realizzare modelli innovativi di fare impresa.
Non esiste ancora un canale di diffusione delle esperienze virtuose ed è
difficile far circolare le informazioni e qui Impresa21 può veramente fare la differenza.
Questo progetto nasce nel 2005 ed è tuttora attuale. Il Dottor Ali Reza Arabnia fin da subito, ha deciso in maniera molto lungimirante di proporre al mercato soluzioni ecologiche che potessero ridurre l’impatto ambientale degli impianti di verniciatura. Questo è diventato con gli anni il progetto strategico di Geico, una sorta di lascito per le nuove generazioni una volta che Arabnia avesse concluso il suo mandato. Da qui è nato il Progetto Pardis, dove Pardis – parola di origine persiana – significa “paradiso”, che aveva come obiettivo la creazione di un impianto di verniciatura autosufficiente dal punto di vista energetico.
Infatti all’interno della catena produttiva di un’automobile la parte che inquina di più è proprio il comparto verniciatura. Quindi l’obiettivo di Geico era applicare soluzioni tecnologiche innovative per ridurre l’impatto ambientale, ponendosi come data obiettivo di questo sfidante progetto il 16 giugno 2020, data in cui Arabnia avrebbe passato il testimone al figlio Daryush. Con grande orgoglio, l’obiettivo è stato raggiunto con largo anticipo già nel 2017, un’eredità importante per le generazioni future che avranno a disposizione un impianto di verniciatura in grado di esaurire la sua fame energetica sfruttando esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili. Si è passati così da un consumo di 900 kilowatt scocca per ora, agli attuali 270 kw scocca per ora, una riduzione di oltre il 70% che ha dell’incredibile.
Il dipendente è parte integrante di questi processi non solo perché è membro dei gruppi organizzativi e trasmette idee e iniziative, ma anche perché le rende concrete partecipando ai processi decisionali. In Geico è presente da sempre l’ ”officina delle idee”, oggi InnovationHub, all’interno del quale le persone si sentono libere di rendere noto un pensiero, un’idea, una proposta innovativa per il settore tecnologico, per la comunicazione, per l’organizzazione del personale, senza il timore di essere giudicati. Queste proposte vengono poi valutate e se ritenute idonee attuate e premiate anche con un compenso economico.
Un focus particolare è riservato ai giovani. All’interno di Geico abbiamo un club denominato “J-Next” per favorire il confronto e i brainstorming per lo sviluppo di idee da parte di chi ha una bassa anzianità in azienda e dunque ha ancora una mente “non contaminata”.
Per quanto riguarda la formazione non ci avvaliamo esclusivamente di
formatori esterni ma facciamo delle vere e proprie sedute di knowledge
sharing dove il senior trasferisce parte delle sue competenze ai più giovani che a loro volta saranno formatori.
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